Vincenzo Camuccini
(Roma, 22 febbraio 1771 - 2 settembre
1844)
Studio di gamba
matita su carta
cm. 93 x 59
Particolare
a grandezza naturale di una gamba copiata dal vero da
un modello atteggiato secondo un prototipo classico.
Falconieri rammenta che Camuccini aveva sempre riconosciuto
l’importanza della “conoscenza procuratasi
del celebre Ennio Quirino Visconti, (che)… fu
per lui la maggior ventura che si avesse in vita sua
perciocchè costui eminentemente dotto, gli rinvigoriva
la mente con sapienti consigli” (Falconieri, 1875,
p. 34).
La preparazione accademica
del pittore veniva poi completata nelle riunioni riferite
dal primo biografo di Camuccini, Pietro Ercole Visconti,
tenute nell’ultimo decennio del Settecento, sotto
la guida di Domenico Corvi insieme a Luigi Sabatelli,
Pietro Benvenuti e Giuseppe Bossi, anch’essi giovani
artisti, con i quali era solito anche disegnare modelli
dal vero (Visconti, 1845, p. 7). Durante queste riunioni
il pittore acquisisce quelle nozioni (pure approfondite
con i disegni di parti anatomiche nell’ospedale
di Santo Spirito), che gli permettono di svolgere una
pittura corretta anche dal punto di vista anatomico
oltre che storico.
|