Galileo Chini
(1873 - 1954)
Giardino delle rose,
pannelli per
il Caffè
Donnini di Firenze, 1925
Olio su tela, cm. 168 x 40 ognuno
Questi
tre pannelli, che compongono geometricamente una siepe
di rose, sono stati realizzati da Chini per il caffè
Donnini di Firenze. Esempio della decorazione chiniana
di registro déco, tipica degli anni Venti: l’artista,
a partire dall’inizio degli anni Trenta, si dedicherà
piuttosto ad una prolifica attività da cavalletto,
rallentando notevolmente gli impegni decorativi. Chini
riprende qui il tema della vegetazione lussureggiante
che era stato il soggetto dei pannelli della Biennale
del 1914, La Primavera che perennemente si rinnova,
dandone una versione più intimistica e pittorica
(secondo un gusto che già aveva precedentemente
sperimentato negli affreschi di Villa Scalini sul lago
di Como – 1919-21, e avrebbe ripetuto di lì
a poco in alcuni dettagli degli affreschi del Salone
Moresco del Grand Hotel di Salsomaggiore, nel 1926),
che scioglie le geometrie secessioniste in un naturalismo
sempre però sinteticamente composto. |