Galileo Chini
(1873 - 1954)
Ritratto in costume
orientale, 1935
Olio su tavola, cm. 100 x 78
Nell’ambito
delle rievocazioni orientali, che tanto posto occupano
nella poetica chiniana degli anni tra le due guerre,
rappresentando una nostalgica e poetica meditazione
pittorica, una distillazione di spunti emotivi e di
memorie di un passato quasi proustiano, questo ritratto
si pone come una giocosa rievocazione “in costume”.
La modella, seduta tra le sete dello studio, viene rivestita
con una di quelle acconciature tailandesi che l’artista
aveva portato con sé dal Siam e che in gran parte
donò, negli ultimi anni di vita, al Museo Antropologico
di Firenze, conscio del valore di preziosa testimonianza
storica e culturale che rivestivano.
L’effetto è
quello di una sofisticata evocazione estetizzante, non
priva di ironia e al tempo stesso intimamente sfumata
dai colori chiarissimi, come una foto d’altri
tempi. |