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Galileo Chini
(1873 - 1954)

Canale sul Me- Nam (Canale a Bangkok), 1912

Olio su tela, cm. 129 x 129

Il divisionismo, già piuttosto liberamente interpretato nel decennio precedente, si scioglie in una pennellata libera, in colori “di patina fosforescente” accostati con una libertà compositiva che fa echeggiare risonanze interiori, effetti di memorie evocate e risvegliate. Inizia per Chini un nuovo periodo, post-simbolista, che mostra una singolare analogia con quello di Bonnard, Vuillard e gli altri pittori già del gruppo dei “Nabis”, che nel nuovo secolo avevano abbandonato le matrici simboliste per entrare in uno scavo della realtà scoperta nelle sue risonanze “interiori”. I paesaggi eseguiti nel 1911 e all’inizio del 1912 sono impressioni intime e luminose, animati da accensioni e bagliori misteriosi, con un tessuto pittorico sfibrato dall’emozione e dalla nostalgia, immagini di un mondo lontano eppure fisicamente presente, da cui emerge un pathos contenutissimo eppure lancinante, in cui traspare la luminosità di un colore inedito, di opalescenze nate dalla luce e dalla vivezza delle tinte tropicali.
Questo dipinto è certamente la prima versione del tema, che fu replicato in identiche dimensioni nella tela esposta alla Biennale del 1914, nella quale è presente un maggiore formalismo compositivo, una pennellata più meditata e una tavolozza più calda. L’idea del dipinto nasce comunque da una scenografia eseguita ancora in Italia da Chini per il Sogno di una notte di mezza estate, messo in scena da Sem Benelli al Teatro Argentina di Roma nel 1910, in cui è presente un analogo albero dalle chiome frondose e flesse come una pioggia di misteriosi riflessi. L’analogia con la scena siamese, colta su uno dei canali che attraversavano Bangkok come una Venezia tropicale (probabilmente nella zona del Palazzo Reale), fa scattare in Chini il ricordo della scenografia del Sogno, ma probabilmente anche di un celebre paesaggio klimtiano (Viale nello Shloss-Kammer Park, 1912), tramutando queste molteplici suggestioni in un brano di straordinaria poesia pittorica.